Una narrazione corale di sei personaggi che raccontano una storia vissuta e vista da sei punti diversi. Sei diverse verità su un eccidio offerte per un giudizio finale.
I nostri protagonisti ripercorrono la loro vita da circa un anno prima dell'eccidio fino al giorno dell'inaugurazione del Parco della Pace di Sant'Anna di Stazzema, raccontando il loro punto di vista, la loro verità sulla memoria che condividono, passando dalla faticosa vita in un piccolo paese isolato dal mondo durante la guerra, al giorno dell'eccidio e i giorni seguenti fino al ritrovarsi tutti alla cerimonia con il presidente Pertini.
Giunti al 1982 c'è voglia di far conoscere la verità sull'eccidio a tutto il mondo, ma ci si interroga anche su cosa possa causare la verità in quegli anni pesanti come il piombo, anni in cui la politica estremista combatteva a suon di bombe, uccisioni e gambizzazioni.
Gli animi incamiciati di nero si erano risvegliati uscendosene con attentati vari tra i quali la stazione di Bologna, forse il più tragico, e -come oggi- c'è paura che quei giorni vissuti nel '44 possano tornare. Fu in quegli anni che chi aveva vissuto eventi simili, durante l’ultima guerra, tornò a ricordare e a ritrovare il coraggio di parlarne.
La nostra storia parla di Sant’Anna di Stazzema, dei suoi abitanti che hanno vissuto lì i giorni della difesa nazista della Linea Gotica, ma potrebbero essere gli abitanti di qualsiasi altro borgo d’Italia che ha vissuto, in date diverse, la stessa storia. I bambini, i ragazzi appena ventenni e anche i militari che vissero quel 12 di agosto del ’44 in quei boschi, le borgate e la piazzetta dinnanzi a quella chiesa, si ritrovano per caso o per destino a calpestare le stesse pietre, a cercare gli stessi ricordi. A Sant'Anna, nella realizzazione del Parco della Pace, nonostante i monumenti, le opere d'Arte e i musei, sembra che qualcuno abbia provato a cancellare quanto è accaduto: le mura esterne della chiesa, scalfite dai proiettili, sono state portate a nuovo e così molti altri edifici, ma un'atmosfera densa di dolore grida ancora oggi "ricordate": quella mano, quel qualcuno che ha nascosto le testimonianze più vive di ciò che è accaduto, non potrà mai nascondere, modificare o anche solo offuscare la memoria.
La storia, pur essendo di fantasia, nasce da testimonianze di episodi realmente vissuti 80 anni fa, episodi documentati in video interviste fatte negli ultimi anni ai sopravvissuti di diverse stragi nazifasciste, episodi che abbiamo raccontato con una narrazione che cammina sulla sottile lama della Verità. Lo spettatore, giudice finale, al termine dello spettacolo decide in cuor suo quale delle verità far propria.
Complimenti a tutti, storia sofferta ma da non dimenticare, assolutamente grazie 👏🏻👏🏻👏🏻
Lea VenturiSpettacolo emozionante e ben fatto.
Gualtierooltre le fondamenta storiche, c'è tanto, tanto cuore...da non perdere
Claudio CalvettiUno spettacolo efficace dolcissimo dove dalla discesa nell'abisso riemerge a filo d'acqua la luce! Complimenti !
Brunella GiandonatiSpettacolo scritto, congegnato e interpretato bene tanto che, non ostante la drammaticità dell'argomento non è mai risultato pesante.
AntoGrazie. Avete amalgamato più storie in una corale, riuscendo in un gran spettacolo. Vi auguro di portarlo in giro, lo meritate. Complimenti a tutti.
DiegoBellissimo spettacolo, molto emozionante in tutte le sfaccettature.complimebti agli autori che hanno raccontato in modonoriginale una storia vera e tanti complimenti agli attori che hanno interpretato divinamente i diversi ruoli; non saprei scegliere quale personaggio mi è piaciuto di più, tutti avevano le loro particolarità.. bravi, bravi, bravi
Barbara ViscianoUno spettacolo emozionante, che con un linguaggio semplice restituisce tutta la potenza della tematica affrontata, e racconta la storia di una tragedia troppo spesso solo menzionata senza nessun reale approfondimento. Da vedere e diffondere.
Andrea Cioni