Il libro "Le Verità della Memoria" è stato scritto da Ephraim Pepe e Luigi Bruno. Non è solo un'opera letteraria, ma il testo di uno spettacolo teatrale che verrà portato in scena il 19 settembre alla Domus Mazziniana a Pisa come evento conclusivo dell'omonima iniziativa del collettivo degli Skimmers.
L'opera è stata ideata per commemorare gli ottant'anni dall'eccidio di Sant'Anna di Stazzema. Gli autori hanno cercato di affrontare un argomento così delicato in modo imparziale, non didascalico o retorico, con l'obiettivo di rendere il pubblico partecipe di più memorie.
La struttura narrativa si basa su una narrazione corale che dà voce a sei personaggi con sei punti di vista distinti sugli eventi. Questa scelta ha permesso di mantenere un ritmo coinvolgente, creando suspense e tensione emotiva. I nomi di questi personaggi – Vincenzo, Elena, Renato, Ingmar, Tamara, Adelia – formano la parola "VERITÀ", un concetto centrale in tutta l'opera.
La decisione di utilizzare personaggi di fantasia è stata cruciale. Questo, lungi dal distorcere la memoria storica, ha concesso una maggiore libertà di scrittura. Sebbene la trama generale sia fedele alla ricostruzione della timeline degli avvenimenti storici dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, le figure immaginarie hanno permesso di esplorare scenari, dettagli storici ed emotivi che altrimenti avrebbero rischiato di non emergere dalle sole memorie dei sopravvissuti. Gli autori credono fermamente che "il teatro nasca come specchio della realtà", uno strumento che, attraverso storie di finzione, riflette la vita e la società, rendendo l'immedesimazione e l'empatia altrettanto potenti quanto per i personaggi storici reali. L'approccio mira a permettere al pubblico di creare una propria verità, non filtrata dagli storici, ma basata sulle parole di chi c'era.
Per la stesura del testo, Ephraim Pepe e Luigi Bruno hanno condotto intense ricerche storiche e hanno incontrato i pochi superstiti ancora in vita, organizzando serate di incontro per raccogliere le loro "sensazioni". Le testimonianze dei sopravvissuti, provenienti non solo da Sant'Anna ma anche da luoghi come Mommio, Fucecchio e Vinca, sono state integrate nella storia per ricreare un ricordo fedele, senza manomissioni.
L'opera sottolinea che ricordare è l'unica arma che permette di evitare nuove tragedie, e che la storia deve essere raccontata e conosciuta da tutti, perché la libertà attuale è dovuta anche a chi ha pagato con la propria vita. Il libro tocca anche il tema dei documenti "archiviati provvisoriamente" relativi ai crimini di guerra in Italia, come il promemoria "Atrocities in Italy" del Special Operations Executive, evidenziando la difficoltà di fare piena luce su tali eventi. Viene anche affrontato il tema del mancato "fare i conti" dell'Italia con il fascismo, a differenza della Germania, e l'errore di "dimenticare tutto" nel dopoguerra.
Lo spettacolo ha debuttato il 19 luglio 2024 a Livorno, in occasione degli 80 anni della liberazione della città. Il pubblico lo ha descritto come "emozionante", "efficace dolcissimo", e "scritto, congegnato e interpretato bene", riuscendo a non risultare pesante nonostante la drammaticità dell'argomento.