La storia della ragazza che visse e morì in quattro religioni - Con musiche dal vivo
Una bambina in una terra con quattro religioni, e perennemente in conflitto.
La vita sembra scorrere tranquilla nel villaggio di Roze, anche se le religioni sono diverse non ci sono motivi per non vivere in armonia, ma nel resto dell'Europa si prepara una grande guerra e c'è chi ha interesse a fomentare l'odio servendosi della anche della religione.
È questo odio che costringerà Roze ad abbracciare le quattro religioni della sua terra per sopravvivere.
Un testo molto attuale anche se collocato nella prima metà del Novecento, un monito per non ripetere gli errori del passato una volta di più.
Lo spettacolo sarà accompagnato dalla musica dal vivo eseguita da 20 - Il feroce Saladino
Il ricavato delo spettacolo al netto dei costi, verrà devoluto totalmente all'UNHCR specificando che il 50% venga destinato all'emergenza Ucraina e il 50% a favori dei rifugiati del resto del mondo. Questa scelta ci pare l'unica scelta sensata poiché non esiste solo la guerra in Ucraina, ma ci sono ancora molte altre guerre in corso, e non riteniamo etico ignorarle.
Testo bellissimo, interpretazione fantastica!
Chiara MannaOpera di grande intensità espressiva, rappresentata con estrema efficacia. Una splendida serata.
Stefano BonarelliPersonalmente ho avuto la sensazione di nn essere spettatore.... Ma ero dentro alla storia potevo toccare tutti i protagonisti... li sentivo respirare, vedevo i loro capelli i loro vestiti muoversi con il vento, le espressioni dei loro volti.... Io ero lì vicino a loro! Un plauso all'attrice ed ai musicanti che hanno reso possibile questo effetto. La scena: poche ed essenziali cose che il regista ha saputo ben collocare.......e come per magia quando si illumina la porzione di palco.... ecco tutti i protagonisti... sono lì .....si muovono... si sentono..... si vedono.... Poi lo spettacolo finisce le luci si accendono mi guardo intorno..... mi accorgo che sono al di quà seduta sulla sedia. Bravi ottimo lavoro.
Daniela SantelliUna sola parola, anzi due: Tutto perfetto
Andrea Iacoponi